L'abbraccio del mare
Silvia Editrice
Cologno Monzese, 2000; paperback, pp. 224, cm 16x23.
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Weight: 0.66 kg
Sembravano pensate da un disegnatore con la mano tremolante, tanto erano ricche d'anfratti, punte e grandi semicerchi.
L'aereo si posò dolcemente sulla fettuccia grigia di Cagliari Elmas e le prime sensazioni che Carlo Maria Imbonati ricevette furono un'aria frizzante, impregnata di salsedine e un vento noioso imbrigliato da refoli incostanti.
C'era da aspettarselo all'inizio della primavera, nelle isole era più che prevedibile, ma il primo approccio non fu lusinghiero. Il vento lo rendeva nervoso e gli produceva rapidi mutamenti d'umore.
L'anziano autista, Fulvio Garbelli, era ad attenderlo. Esaurite le consuete operazioni di recupero bagagli, in un battibaleno furono sulla statale per Chia Laguna.
"Il viaggio è stato buono, presidente?" "È poco più di un'ora da Milano, non si fa in tempo ad arrivare in quota che già si comincia a scendere. A proposito ci sono tutti?" "Al gran completo, i dirigenti e i trecento uomini della forza di vendita. Sono qui da ieri, hanno iniziato i lavori della convention annuale e sono in attesa del suo intervento. C'è molta aspettativa".
"Bene, voglio rivedere i miei appunti e la scaletta del discorso perché solo i presuntuosi non si preparano con puntiglio. Lo sai, Fulvio, che Eleonora Duse, malgrado fosse comparsa centi- naia di volte davanti al pubblico, diceva che "un pizzico d'emozione c'è sempre!" "Ma lei non ha di questi problemi, quando parla incanta la platea".
Non avendo ricevuto risposta l'autista comprese perfettamente che era il momento di tacere. Calò un profondo silenzio, accompagnato dal leggero rumore del motore di grossa cilindrata.
Carlo Maria si era immerso nelle sue carte e scorreva i fogli dattiloscritti a caratteri molto grandi e ad ampia spaziatura...
Rodolfo Colarizi
Konrad. Per quanto un'oca allunghi il collo non diventerà mai un cigno