Arcimboldo. Artista milanese tra Leonardo e Caravaggio
Skira
Edited by S. Ferino-pagden.
Milano, Palazzo Reale, 27 gennaio - 22 maggio 2011.
Ristampa 2015.
Milano, 2015; paperback, pp. 392, 419 b/w and col. ill., 419 b/w and col. plates, cm 24x28.
(Cataloghi di Arte Antica).
series: Cataloghi di Arte Antica
ISBN: 88-572-1010-3
- EAN13: 9788857210100
Subject: Collections,Essays (Art or Architecture),Monographs (Painting and Drawing),Painting
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance
Languages:
Weight: 2.1 kg
La personalità di Giuseppe Arcimboldo nel passato come oggi è stata coronata da fama e successo. Le sue opere straordinarie - capricci e bizzarrie celebri in tutto il mondo sono presenti nella pubblicità e sul web. La sua è una figura dunque del presente come del passato. Arcimboldo stesso, di ritorno a Milano da Praga nel 1587, si premura di consolidare la propria fama dettando agli amici artisti, umanisti e storici (tra cui Paolo Morigia, Giovan Paolo Lomazzo e Gregorio Comanini) le proprie imprese d'artista alla corte degli Asburgo. Il suo nome viene però presto dimenticato e nei secoli successivi la sua opera etichettata come "scuola di Leonardo". Non c'è dubbio che il maestro di Vinci sia alla base della cultura di Arcimboldo: ma da questa inesauribile fonte d'ispirazione l'artista milanese trae le mosse per sviluppare uno stile personalissimo. Il contesto culturale in cui si muove Arcimboldo, il suo apprendistato e le sue prime opere in ambito milanese sono state finora considerate come un prologo di un'attività artistica svoltasi principalmente fuori dall'Italia. La tradizione artistica milanese e lombarda ebbe invece un ruolo fondamentale nella formulazione delle famosissime teste composte e delle "bizzarie" di Arcimboldo, come gli studiosi lombardi hanno ripetutamente sottolineato: ma tali spunti non sono stati finora recepiti dalla ricerca internazionale.