Una Finestra sul Mondo. Da Dürer a Mondrian e Oltre
Skira
Lugano, Museo d'Arte e Museo Cantonale d'Arte, September 16, 2012 - January 6, 2013.
Edited by Franciolli M., Iovane G. and Würmann S.
Losanna, Fodazione Ermitage, Primavera 2013.
Milano, 2012; paperback, 200 col. ill., cm 21x28.
(Arte Moderna. Cataloghi).
series: Arte Moderna. Cataloghi
ISBN: 88-572-1696-9 - EAN13: 9788857216966
Subject: Essays (Art or Architecture),Painting
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance,1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
Languages:
Weight: 1.834 kg
Da sempre la finestra affascina gli artisti i quali ne hanno fatto uno dei soggetti più frequenti della storia dell'arte. Essa è la prima cornice attorno al paesaggio che osserviamo dalle stanze di casa: dona a ogni scorcio, senza che sia necessario dipingerlo, la forma del quadro e come una macchina fotografica ordina la realtà in sezioni rettangolari.
La mostra organizzata per nuclei tematici inizia al Museo d'Arte dove il percorso spazia dal Quattrocento alle avanguardie storiche, e prosegue al Museo Cantonale d'Arte dove si giunge fino alla contemporaneità.
Se per gli artisti rinascimentali presenti in mostra - da Alberti a Dürer a Lorenzo di Credi- la finestra è il punto di partenza per l'organizzazione del paesaggio in base a una precisa prospettiva architettonica, per i romantici, da Füssli a Thoma, essa diventa la soglia alla quale si affacciano figure solitarie intente a scrutare l'orizzonte in nostalgica contemplazione.
Un'ampia sezione della mostra è dedicata agli artisti impressionisti e postimpressionisti fra cui Monet, Bonnard, Vuillard, Matisse, i quali, mediante la finestra, aboliscono il confine fra l'interno e l'esterno.
Nel corso del Novecento essa ha assunto invece tanti significati e ruoli quanti sono stati i movimenti artistici che si sono susseguiti negli anni. Le vedute urbane di impronta cubista e futurista appaiono scomposte e frammentate mentre per De Chirico, Ernst e Magritte la finestra non si apre più su un paesaggio reale, ma su di un universo immaginario o onirico.
Il mondo visto dalla finestra e suddiviso in rettangoli ha rappresentato lo spunto per le immagini geometriche di Albers e Mondrian: attraverso le loro opere ci si affaccia su vedute semplificate fino a divenire campiture cromatiche e tessiture di linee ortogonali.
Vi sono poi artisti che hanno saputo aprire finestre verso "altri mondi", come ad esempio Rothko con i suoi celebri dipinti che appaiono come finestre rivolte verso una dimensione spirituale.