Radiance they dream in time. Acaye Kerunen. Collin Sekajugo
Skira
Edited by Merali S.
Milano, 2022; bound, pp. 120, ill., cm 12x14,5.
ISBN: 88-572-4818-6
- EAN13: 9788857248189
Subject: Collections,Essays (Art or Architecture)
Languages:
Weight: 0.65 kg
Le opere dei due artisti contemporanei provenienti da Kampala, Acaye Kerunen e Collin Sekajugo in occasione della 59. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia Il volume presenta le opere di Kerunen e Sekajugo, le cui duplici modalità di fare arte, nonostante il diverso approccio estetico, trovano un terreno comune nelle rispettive visioni su materialità e forma. Come spiega il curatore, "Radiance. They Dream in Time si riferisce alla conoscenza essenziale e alle esperienze vissute da Kerunen e Sekajugo nel loro dialogo con i tanti territori diversi dell'Uganda, ma anche al commercio cittadino e alle condizioni di vita nei suoi centri urbani. Entrambi gli artisti lavorano attivamente con gli archivi formali e informali della cultura visiva dinamica ugandese". Il processo di Acaye Kerunen come artista impegnata socialmente pone l'accento sull'attività artigianale locale e regionale delle donne ugandesi, celebrandole come collaboratrici essenziali ed esaltando le pratiche artistiche degli artigiani locali quali custodi delle loro paludi, elaborando un sapere sacro e tacito della gestione ecologica. Scomponendo materiali funzionali e creazioni artigianali, Kerunen riposiziona l'opera per narrare nuove storie e postulare significati altri. La ricomposizione dei materiali scomposti diventa una risposta all'operato del lavoro femminile in Africa e un riconoscimento del ruolo che questa attività artistica assume nell'ecosistema climatico. Collin Sekajugo si accosta alla sua opera da una prospettiva estetica distinta, che risiede nel continuo tornare dell'artista alla cultura popolare e all'influenza onnipresente che deriva dalla corrente di riferimento globale, discutendo e criticando i suoi numerosi pregiudizi attraverso culture visive, orali e digitali. Sekajugo lavora dal 2012 manipolando la comune immagine d'archivio per rivelarne i pregiudizi intrinsechi di prerogativa e privilegio ampiamente conformati all'io occidentale. La pratica artistica di Sekajugo mette in luce un capovolgimento antropologico contemporaneo di questa cultura prevalente, facendo leva su un senso tutto africano di irriverenza e interpretazione ad hoc. Concettualmente, le opere di Sekajugo diventano teatro puro, un furto di identità che mette a nudo alcune verità dietro a queste immagini convenzionali che, silenziosamente, continuano a colonizzare il mondo intero grazie alla loro grande popolarità.