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I Graffiti del Leoncavallo

Skira

Edited by V. Sgarbi, Riva A. and Tinelli D.
Milano, 2007; paperback, pp. 80, 70 col. ill., cm 16x24.

ISBN: 88-6130-021-9 - EAN13: 9788861300217

Subject: Essays (Art or Architecture),Graphic Arts (Prints, Drawings, Engravings, Miniatures),Painting,Photography

Period: 1960- Contemporary Period

Places: Lombardy,Milan

Languages:  italian text  

Weight: 0.3 kg


Il catalogo raccoglie i graffiti più significativi del Leoncavallo, il centro sociale più celebre di Milano , recentemente inserito nel programma della Giornata del Contemporaneo. Un museo a cielo aperto, come è stato definito dall'assessore alla cultura Vittorio Sgarbi che ha proposto di vincolare i muri per proteggere i graffiti che vi sono dipinti in modo da impedire che vengano abbattuti per poi rimpiangerli tra cinquant'anni. Che il linguaggio del writing e della street art abbia, in questo passaggio di secolo, cambiato radicalmente l'estetica contemporanea, è un dato di fatto a stento confutabile. Difficile far finta di niente davanti a questi muri colorati in mezzo al grigio dei grattacieli e del cemento alla periferia di Milano. Impossibile non richiamare alla memoria almeno un avvenimento legato a questo spazio di diecimila metri quadrati occupato da più di trent'anni. Dai cortei extraparlamentari negli Anni Settanta agli Anni Ottanta dei punk.Per trent'anni il Leoncavallo ha unito arte e politica, cucina popolare e vini di prestigio, musica e antiproibizionismo, in una ricchezza di forme dettata dall'impegno continuo nel "fare società". È questo il vero significato delle "opere" frutto del passaggio di eterogenee presenze che hanno attraversato e, in un certo senso costruito, una significativa parte di Milano con parole e colori. In questo modo i personaggi più disparati hanno animato il cemento con il respiro delle vere opere d'arte, senza la pretesa di essere chiamati artisti, anche se il sospetto che tra essi si nasconda un Basquiat italiano ha attraversato più d'una mente.
Momenti estemporanei di creatività, destinati a durare anche solo per una notte, o monumenti alla memoria collettiva come il murales dedicato a Fausto e Iaio del 1978 che ora accoglie chi varca le "porte" di via Watteau. Sono queste "opere" che sanno esprimere un significato che va al di là della fisicità dei muri, pagine pubbliche di storia che acquistano giorno per giorno il senso del presente.

Le immagini contenute in questo libro sono solo una parte della lunghissima storia pittorica del Leoncavallo, un frammento del trentennale percorso del centro sociale ma anche un valido esempio della creatività e della libertà artistica che trasmette. Una vera e propria palestra di colori, forme e geometrie ma anche sogni e sperimentazioni che si condensano su semplici muri.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci