Sulle tracce di Maurice Denis. Simbolismi ai confini dell'Impero Asburgico. Auf den Spuren von Maurice Denis. Symbolismus an den Grenzen des Habsburger Reichs
Skira
Trento, Palazzo delle Albere, June 23, 2006 - October 28, 2007.
English and German Text.
Milano, 2007; paperback, pp. 280, ill., cm 24x28.
(Arte Moderna. Cataloghi).
series: Arte Moderna. Cataloghi
ISBN: 88-6130-362-5 - EAN13: 9788861303621
Subject: Collections,Essays (Art or Architecture),Graphic Arts (Prints, Drawings, Engravings, Miniatures),Monographs (Painting and Drawing),Painting
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Places: Europe
Languages:
Weight: 1.386 kg
In particolare l'attenzione è concentrata su uno dei massimi protagonisti di quell'avventura culturale che infiammò l'Europa tra il XIX e il XX secolo, il pittore Maurice Denis. Costui è punto di origine per una ricerca davvero unica e "Simbolismi ai confini dell'impero asburgico" diventa così il modo di riproporre e riscoprire proprio quell'"effetto simbolismo" che influenzò non poco l'arte dei territori delle ex province asburgiche del Tirolo e del Trentino-Alto Adige.
In questo viaggio che unisce artisti trentini, altoatesini e tirolesi, la Landesausstellung ribadisce la sua missione e il suo obiettivo: studiare e analizzare le radici comuni, nel campo della creatività e della storia, delle nostre terre. Lo fa con il linguaggio universale e trasversale dell'arte, al di là di confini e barriere, oltre linguaggi diversi, credendo con forza nel valore - unificante e tollerante - della creazione, della fantasia, dell'inventiva.
L'arte del simbolismo, che trova le sue iniziali espressioni in Francia e Belgio, ma cresce fino ad assumere i contorni di fenomeno storico e culturale generale, diventa l'espressione diretta di questa situazione interiore: "Non esponiamo la nostra fede e le nostre convinzioni", scrive Emile Verhaeren nel 1886, "ma al contrario i nostri dubbi, paure, preoccupazioni, vizi, disperazione e forse anche le nostre agonie [...] L'espressione violenta del cuore è stata già offerta dal romanticismo; l'espressione raffinata, discreta e debole di quello stesso cuore, che è velato dal sogno, deve ora essere rappresentata dal Simbolismo".