Futurismo e Modernità. Artisti e Collezionisti in Lomellina
Skira
Vigevano, Castello Visconteo Sforzesco, September 27 - December 14, 2008.
Milano, 2009; paperback, pp. 120, 32 b/w ill., 63 col. ill., cm 24x28.
ISBN: 88-6130-938-0 - EAN13: 9788861309388
Subject: Collectables (Antiquities, Rarities and Oddities),Painting,Sculpture
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Places: Europe
Languages:
Weight: 0.65 kg
Il volume si apre con gli anni Trenta e l'aeropittura futurista. In questo periodo, spiccano le figure di Regina Bracchi in arte "Regina" e Olga Biglieri Scurto in arte "Barbara", celebrata da Marinetti come la prima artista donna pilota. Accanto alle loro opere, figurano quelle dell'aeropittore milanese Cesare Andreoni che con Regina apparteneva al gruppo futurista lombardo attivo fin dai primi anni Trenta, e di altri protagonisti nazionali dell'aeropittura come Tulio Crali, Gerardo Dottori, o della scultura del secondo futurismo come Thayath e Di Bosso. La sezione Arte in risaia è incentrata sul rapporto con il mondo contadino, da sempre vissuto in prima persona dagli artisti, nel particolare aspetto legato al lavoro in risaia. Il percorso ruota attorno alle due edizioni della manifestazione Arte in risaia organizzata da Carlo Accetti a Mortara nel 1936 e nel 1938, cui parteciparono, tra gli altri, artisti quali Aldo Carpi, Silvio Santagostino, Luigi Bracchi, Cassino di Candia, Timo Bortolotti. Le tele di questi maestri verranno poste a confronto con gli esiti legati al realismo sociale degli anni Cinquanta, con opere di Gabriele Mucchi, Renato Birolli, Giuseppe Gasparini, Amperio Tettamanti, Aldo Brizzi, Franco Francese.
Il volume prosegue con gli anni 1970-1980, con la ricostruzione delle vicende artistiche e umane che s'intrecciarono tra artisti, critici e collezionisti sullo sfondo di una terra artisticamente fertile e ricettiva, che vedeva nei due castelli di Valle Lomellina e di Sartirana due importanti punti di aggregazione. Chiudono gli anni Novanta, in particolare a Vigevano, dove si sviluppò una generazione di artisti che guardava all'esperienza dell'arte astratta minimalista e che trova un punto di riferimento in Antonio Calderara, originario di Abbiategrasso.
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