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Roma, 1948-1959. Arte, cronaca e cultura dal neorealismo alla dolce vita. [Prima edizione]

Skira

Roma, Palazzo delle Esposizioni, January 30 - May 27, 2002.
Milano, 2002; paperback, pp. 479, 300 b/w and col. ill., cm 17x24.
(Arte Moderna. Cataloghi).

series: Arte Moderna. Cataloghi

ISBN: 88-8491-217-2 - EAN13: 9788884912176

Subject: Essays (Art or Architecture),Towns

Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period

Places: Rome

Languages:  italian text  

Weight: 1.52 kg


La mostra si propone di ripercorrere quel fervido decennio che va dalla ricostruzione degli anni del dopoguerra alla vigilia del boom economico: un decennio che vede l'arte come innovazione, e Roma, in particolare, come vitalissimo luogo di incontri e di scontri culturali, a livello internazionale. Nella città giungevano, infatti, in quegli anni, artisti stranieri incuriositi da quanto si andava sperimentando nei diversi campi della cultura. Cinecittà era centro di produzione del grande cinema non solo italiano ma anche europeo e americano. Allestita nel piano monumentale del Palazzo delle Esposizioni, la mostra si articola in un percorso cronologico all'interno del quale si aprono capitoli monografici sulla vita culturale e sociale della città: dalla cronaca alle vicende della politica, alle arti figurative e alle arti applicate, al cinema, all'architettura, alla musica, alla letteratura, alla moda, allo sport. Particolarmente vivace era il panorama che riguarda le arti figurative: la presenza di alcuni autori che passarono dal neocubismo all'astrattismo (Capogrossi, Afro, Mafai, Pirandello...); gli scontri tra astrattisti e realisti, sul piano dell'ideologia oltre che dell'autonomia dell'arte (tra i giovani del gruppo Forma, Perilli, Dorazio, Accardi, Turcato, e i rappresentanti del realismo, Guttuso, Levi, Manzù, ma anche l'intenso figurativismo di Vespignani); le ricerche informali e l'emergere di grandi personalità (Burri, Scialoja, Mannucci, Colla); l'attività della Galleria Nazionale d'Arte Moderna diretta da Palma Bucarelli.

Tutto questo verrà documentato nella mostra attraverso opere campione di particolare importanza e sarà riproposta per sintesi l'attività di alcune tra le più vitali gallerie attive allora, e una selezione di opere di artisti americani (da Matta a Pollock a Marca Relli, a Rothko, a Calder, a Kline) che ebbero un assiduo rapporto con la città e con gli artisti che vi lavoravano.
Attraverso un percorso fotografico sarà possibile seguire le vicende romane di quegli anni tra cronaca e politica. La politica trovava, naturalmente, a Roma la sua sede privilegiata e il luogo di eventi significativi e drammatici per la storia d'italia: l'attentato a Togliatti e le elezioni del '48, ma anche il piano Marshall, la ripresa economica, la fine del Fronte popolare. Significativa in questo periodo, a Roma, è la presenza dei poeti e dei narratori (la Roma di Palazzeschi, di Gadda e di Moravia), la rinascita della poesia dialettale (Pasolini, dell'Arco), l'intenso rapporto tra letterati ed artisti, i caffè dove s'incontravano, i premi Strega, gli scrittori sceneggiatori per il cinema.
Le arti decorative avranno ampio spazio nella mostra, in quanto molti erano gli artisti che vi si dedicavano, sia in contatto con gli architetti, sia producendo oggetti (gioielli, ceramiche, tessuti, arredi ecc.), e che proprio in questo settore trovavano un mercato più disponibile. Dalle decorazioni d'ambiente (mosaici, pitture), alle mostre temporanee, all'arte applicata dedicata alla grafica, alla cartellonistica, alla pubblicità, al cinema.

La vita teatrale, che anche negli anni della guerra aveva cercato in qualche modo di sopravvivere, in questo decennio riprende pieno vigore, con gli spettacoli di Visconti, il teatro popolare di Gassman, attore mattatore, la Compagnia dei Giovani all'Eliseo, fino agli esordi dissacranti di Carmelo Bene. Inoltre, la vitalità della rivista musicale al Sistina (Garinei e Giovannini), ma anche l'avanspettacolo (Ambra Jovinelli), il teatro comico.

La sezione dedicata al cinema è rappresentata da un ampio apparato di fotografie e immagini che rievocano l'atmosfera di quegli anni: il risorgere di Cinecittà, le grandi case di produzione, la presenza del cinema americano a Roma, ed ancora, i grandi protagonisti, da Sordi a Totò, a Mastroianni, da Fellini a Germi, ad Antonioni.
In questo periodo, mentre la musica colta trova la sua massima espressione nell'auditorium di Santa Cecilia e nel Teatro dell'Opera, vennero istallati i primi juke box provenienti da Chicago (si diceva che fossero stati inventati da Al Capone). Inizia l'era dei cantautori. NeI '49 arriva Louis Armstrong a Roma, accolto dalla Roman New Orleans Jazz Band. La musica popolare debutta sul palcoscenico del Festival di Sanremo: da Papaveri e Papere a Volare, Claudio Villa è nominato il "reuccio trasteverino". Ed ancora, sono gli anni dell'editoria musicale (RCA sulla Via Tiburtina), dei film musicali, della vita notturna romana: night club traduzione di tabarin..
Alla metà degli anni cinquanta arriva la televisione in Italia. I primi quiz (De Chirico a "Lascia o raddoppia?"); Coppi e Bartali a "Domenica è sempre domenica": i primi sceneggiati, le operette, le riviste musicali, i varietà, la satira (Walter Chiari, Tognazzi e Vianello).
L'alta moda a Roma, Schubert, le Sorelle Fontana. Irene Galitzine, Capucci. Il modo di vestire degli italiani, i grandi magazzini. La moda nel cinema, nel teatro, le riviste e la pubblicità. Le spese per l'abbigliamento, l'artigianato. Con Giovanni XXIII si stabilirono nuove regole nel modo di vestire dimonache e preti.
Ogni tema è illustrato con materiali originali (dipinti, sculture, oggetti d'arte applicata ecc.), documenti, fotografie, manifesti, video, con un allestimento spettacolare che metterà in evidenza sia il percorso storico, sia il clima della città in quegli anni, soprattutto attraverso i fumati forniti dall'istituto Luce (e in parte dalla RAI per la fine degli anni cinquanta).

Ideata da Maurizio Fagiolo dell'Arco, la mostra è curata da: Miriam Mafai (cronaca e storia), Maurizio Fagiolo dell'Arco e Claudia Terenzi (arti figurative), Maurizio Di Puolo (architettura), Daniela Fonti (arti decorative), Gianfranco Capitta, Renzo Tian, Guido Di Palma (spettacolo), Luciano Luisi e Silvana Cirillo (letteratura), Gianni Borgna (musica), Giulia Mafai (moda). La documentazione fotografica è curata da Franco Lefèvre; ricerca e regia del materiale audiovisivo a cura di Paolo Luciani e Cristina Torelli; regia espositiva e progetto di allestimento di Maurizio Di Puoio in collaborazione con Lucio Turchetta. Catalogo Skira Editore.

La rassegna cinematografica parallela alla mostra è curata dalla Scuola Nazionale di Cinema -Cineteca Nazionale.

Rai Sat Art in contemporanea alla mostra trasmetterà nella sezione "Archivi" materiali di repertorio sugli anni cinquanta a Roma.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci