Francesco Jodice. What we want. Landscape as a projection of people's desires
Skira
English Text.
Milano, 2004; hardback, pp. 152, 97 col. ill., cm 30x22,5.
(Fotografia).
series: Fotografia
Subject: Photography
Period: 1960- Contemporary Period
Places: Italy
Languages:
Weight: 0.8 kg
Considerato dalla critica nazionale e internazionale come uno degli autori emergenti nel panorama della fotografia contemporanea, coinvolto nelle ultime biennali d'Arte e Architettura di Venezia, nell'ultima edizione di Documenta a Kassel e presto ospite della Biennale di Liverpool, Francesco Jodice sta imponendo una modalità di racconto delle diverse realtà metropolitane nel mondo assolutamente inedita e di grande potenza.
What We Want è il suo lavoro più recente e complesso che lo ha visto impegnato negli ultimi otto anni in una serie di viaggi che hanno toccato tutti i cinque continenti e le loro profonde trasformazioni. Il libro è come un percorso per immagini del mondo che cambia e insieme dell'intimo e complesso rapporto che la gente comune costruisce tutti i giorni con la città e i territori che attraversa.
A completare il volume, che è volutamente senza testi di accompagnamento, dodici mappe originali commissionate dallo stesso Jodice ad altri protagonisti dell'arte e dell'architettura contemporanea, una sorta di attraversamenti di città come Bangkok, Santiago del Cile, Basilea, Napoli, Genova, Città del Messico svolti da Multiplicity, Stefano Boeri, Stefano Mirti, Armin Linke, A12, Stalker, Hans Ulrich Obrist, Gallanti+Insulza e altri.
Architetto e fotografo, Francesco Jodice (1967) ha orientato la sua ricerca artistica verso una serie di indagini che nascono dal rapporto fra il territorio ed i suoi abitanti.
Le relazioni tra i nuovi comportamenti sociali e le modificazioni del paesaggio urbano nelle metropoli contemporanee, sono analizzate e rappresentate attraverso un linguaggio ibrido che utilizza fotografia, video, scrittura e cartografia. Come spiega egli stesso "Io guardo allo spazio urbano come al luogo della proiezione dei desideri della gente"; un paesaggio umano, vario e multietnico, che sembra aver riconquistato il proprio spazio in una metropoli dinamica e in continua trasformazione.