Storie di dei e Uomini nella Collezione Cantore. Il Visibile Narrare
Stampare Edizioni
Cesena, Galleria Comunale d'Arte, December 1, 2013 - January 26, 2014.
Cesena, 2013; paperback, pp. 106, b/w and col. ill., tavv., cm 23x23.
(Raccolte riservate di grandi antiquari. 3).
series: Raccolte Riservate di Grandi Antiquari
Subject: Painting
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance
Places: Italy
Languages:
Weight: 0.45 kg
La rassegna prosegue quest'anno esplorando il lavoro esigente e sofisticato di un affermato conoscitore di opere d'arte, il modenese Pietro Cantore, gallerista e collezionista per tradizione famigliare che rende pubblico il tesoro delle sue preziose acquisizioni. La sua raccolta è ispirata da un'accesa sensibilità per gli aspetti narrativi e dotti dei soggetti rappresentati e per la profonda cultura letteraria che anima le forme fascinose ed eleganti della pittura. In effetti, la trama che intesse la bella antologia di quadri, è data dall'interpretazione visiva di testi poetici e religiosi, mitologici e filosofici, oltre che dalle "figure retoriche", dalle forme e metafore che costruiscono il discorso silenzioso, la muta eloquentia, delle arti e dei lorogeneri di "scrittura": l'icona sacra e il ritratto, il paesaggio e la scena di genere, il simbolo e l'allegoria.
Soprattutto questi ultimi segnano la perfetta identificazione tra dipinto e scrittura: lessici arcani composti per figure, quasi ideogrammi o geroglifici, che ricompensano la fatica del lettore con una saggezza più profonda di ogni discorso.
Il centro da cui irradia il senso della mostra, è appunto il Visibile Narrare,libera parafrasi dantesca, che indica come ogni dipinto antico sottintenda un testo, un racconto, un insegnamento tolto dalla tradizione grecoromana o giudaico-cristiana. L'accento si pone innanzitutto sulla visibilità, a sottolineare un elemento imprescindibile della cultura occidentale: la figura ha una propria implicita capacità oratoria ed evocativa, seduce i sensi, i sentimenti e l'intelligenza, li persuade a soffermarsi su un discorso profondo, a fare silenzio per ascoltarlo. I dipinti posseggono in vero il potere dei maestri della fiaba e del mito, la capacità degli antichi bardi erranti. Ogni pittura è, in sé stessa, un libro.
Una pinacoteca è perciò anche una biblioteca d'immagini, una collezione di scritti fondamentali per la formazione intellettuale e morale, poetica e spirituale dell'uomo occidentale. Per questo la mostra verte anche sulla narrabilità: un dipinto antico può ben essere un valido sostituto per coloro che non sanno leggere né scrivere; è un tassello della Biblia pauperum, rivelazione divina offerta ai semplici per figure. Eppure la stessa pittura, che parla con schiettezza al popolo, riserva finezze letterarie e teologiche a chi ha già dimestichezza con le pagine. Così è per l'eredità classica di Grecia e di Roma: archetipi mitici e figure storiche costituiscono gli exempla tragici e eroici, sapienti o ludici attraverso cui l'uomo moderno ha letto e interpretato il passato e ha pensato il proprio posto nel mondo.
La preziosa "libreria dipinta" di Cantore, porta le firme di eccellenti "scrittori del colore" che hanno attraversato la storia dell'arte italiana dal Rinascimento purista al Manierismo sperimentale, fino a tutte le possibilità inventive che l'età della Controriforma e del Barocco hanno dischiuso tra Sei e Settecento. Una selezione di testi pittorici davvero ampia in cui si riserva uno spazio privilegiato ai maestri delle scuole e botteghe emilianoromagnole.
Tra i molti nobili autori di questi "racconti di quadreria" si troveranno, con opere d'eccellenza edite e inedite, Niccolò Rondinelli e Amico Aspertini, Sante Peranda e Jusepe de Ribera, Elisabetta Sirani e Pietro da Cortona, Flaminio Torri ed Ercole Graziani junior, GiovanGioseffo Dal Sole e Donato Creti, Giuseppe Maria e Luigi Crespi.
Baia grande. La pialassa Baiona ultima frontiera per una valle salmastra
Konrad. Per quanto un'oca allunghi il collo non diventerà mai un cigno