Martin-Pierre Dalvimare (1772-1839). Sonata op. 18 n. 3 per Arpa
Ut Orpheus Edizioni
Bologna, 2010; paperback, pp. 28.
(Magadis. Musiche per Arpa).
series: Magadis. Musiche per Arpa
ISBN: 0-215-31848-X
- EAN13: 9780215318480
Subject: Music
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Martin-Pierre Dalvimare, nato nel 1770, a Dreux (Eure-et-Loir), da famiglia distinta, apprese la musica in gioventù, per diletto, e fu obbligato a farne una risorsa per la sua stessa esistenza, dopo i problemi cagionati dalla rivoluzione del 1789. Egli aveva acquisito un rimarchevole talento all'arpa; quando giunse a Parigi seppe produrre una sensazione molto viva. Da allora, essendo uomo di mondo e possedendo conoscenze svariate, cosa rara per un musicista, fu ben accolto ovunque ed ebbe ben presto rapporti di amicizia con gli artisti e i letterati più rinomati dell'epoca. Si può vedere, dall'atto di matrimonio del poeta Legouvé (15 piovioso dell'anno XI, o febbraio 1803, municipio della dodicesima circoscrizione di Parigi), che Dalvimare fu uno dei suoi testimoni, e che aveva allora trentadue anni compiuti. Assunto come arpista all'Opéra nell'anno VIII (1800), ebbe la nomina definitiva a questo posto nel mese di fruttidoro dell'anno IX. All'epoca della costituzione della musica particolare dell'imperatore Napoleone, Dalvimare ne fu nominato arpista. Nel mese di settembre del 1807, egli ebbe il titolo di maestro di arpa dell'imperatrice Giuseppina. Un felice cambiamento della sua fortuna permise a questo artista di rinunciare ad esercitare il suo talento per vivere, egli diede le sue dimissioni da tutti i posti che occupava il 12 marzo 1812 e si ritirò a Dreux, ove ancora viveva nel 1837. Per una singolare debolezza, egli non ama sentir parlare della sua carriera artistica, che nulla ebbe di poco onorevole, e vorrebbe fare scordare finanche i suoi successi. La sua prima composizione fu una sinfonia concertante per arpa e corno, che compose con Frédéric Duvernoy e che pubblicò nell'anno VII (1798); ciò nonostante non contò come opera prima che una raccolta di romanze con accompagnamento di pianoforte o di arpa che pubblicò qualche tempo dopo con Pleyel. [...] Nel 1809 Dalvimare compose per il teatro Feydeau un opéra-comique in un atto, intitolata Il Matrimonio per imprudenza. La musica di quest'opera era debole; il pezzo non riuscì per nulla, e si disse allora che la più grande imprudenza fosse stata quella degli autori che lo avevano fatto eseguire. La partitura di quest'opera nondimeno fu stampata a Parigi da Érard. (François-Joseph Fétis)