Nero di Roma. Storia di Leone Jacovacci, l'Invincibile Mulatto Italico
Palombi Editori
Presentazione di Emanuela Audisio.
Roma, 2008; br., pp. 427, ill. b/n, cm 15,5x21.
(L'Italia Multiraziale).
collana: L'Italia Multiraziale
ISBN: 88-6060-140-1
- EAN13: 9788860601407
Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni
Luoghi: Roma
Testo in:
Peso: 0.9 kg
II colore della pelle e il colore dei pugni. Questa di Leone Jacovacci è una storia all'italiana di una possibilità mancata. Di come il nostro paese abbia rifiutato l'occasione di diventare più aperto, più giusto, più multiculturale. Di come non abbia usato lo sport per emanciparsi da una cultura incivile, che ancor oggi sopravvive negli stadi. Il Nero continua ad essere uno straniero per forza, perché siamo tutti convinti, più o meno inconsciamente, che è la pelle e non la cittadinanza burocratica a determinare le appartenenze. Siamo convinti che i Neri non possano essere italiani. O meglio, non possono essere "italiani veri". Al Nero attribuiamo una colpa irrevocabile: non ha "la pelle giusta", per dirla con Paola Tabet. Tutto si può nascondere, ma non il colore della pelle, che resta un marchio indelebile. Facile dire che, costretto a dover prendere la vita a pugni, alla fine Leone ha scelto di fare il pugile, di aderire allo stereotipo del Forzuto Nero. Ma il ring e la vita sono due realtà differenti. Se sul quadrato Leone è riuscito ad affermarsi a suon di k.o., fuori dal ring ha dovuto combattere contro pregiudizi razziali e razzisti, che gli hanno reso più difficile la carriera e forse anche la vita.